“Storia dell’umanità attraverso i materiali” – Sulmona, 26 febbraio 2016 – Hotel ‘Meeting’
A conclusione di un Consiglio Direttivo, il Presidente Mario Pelino, Professore ordinario presso l’Università dell’Aquila, facoltà di Ingegneria, Scienza e Tecnologia dei Materiali, ci ha parlato dell’evoluzione dei materiali nel corso dei millenni. Con l’ausilio di numerose immagini, Mario ha illustrato i materiali in uso nell’edilizia, in origine l’argilla cotta da cui provengono i mattoni, a volte mescolata con paglia che dà la resistenza alla trazione, poi le pietre calcaree, soggette nel tempo all’usura per abrasione e, più recentemente, all’attacco delle ‘piogge acide’. Ben presto, nell’antichità, si comprese come il granito, un silicato di alluminio e altri metalli, presentasse requisiti di durezza e inerzia chimica, quindi di grande durata nel tempo, tant’è vero che, al tempo dei faraoni, le piramidi erano costruite in pietra calcarea, mentre le tombe in granito, perché si credeva che l’anima del defunto passasse nell’aldilà soltanto se la tomba era intatta e inviolata.
A fianco dei materiali da costruzione, vi sono invece le ere segnate dall’uso dei metalli, soprattutto per l’uso bellico che se ne faceva. Si è passati così dall’età del rame, all’età del bronzo e a quella del ferro. Il primo grosso progresso per le armi si ha con il bronzo, costituito di rame e di una piccola percentuale di stagno, al 5-7% (solo nelle campane la percentuale sfiora il 20% per favorirne un’adeguata sonorità). Il ferro è un’ulteriore passo avanti e i Romani scoprirono che, fondendo il ferro con una certa percentuale di carbonio, si otteneva l’acciao, il che li rese pressoché invincibili per centinaia di anni. Poi Mario ha brevemente illustrato l’origine della civiltà industriale, sopratttutto in Inghilterra, allorché si trovò applicazione dell’energia sviluppata dal vapore acqueo nel sostituire il lavoro umano con quello meccanico. Nel ‘900, c’è stato l’utilizzo dell’Alluminio, ricavato con un processo elettrolitico dalla bauxite, costituita in parte da ossido di alluminio. Oggi l’alluminio ha quasi terminato il suo ciclo ed è il momento della fibra di carbonio, materiale molto economico da reperire, ma energeticamente dispendioso da lavorare. Il vantaggio rispetto ai metalli, per la costruzione di automobili, aerei, motocicli e biciclette, è una grande leggerezza e una grande resistenza. Si pensi che di carbonio è fatto il diamante, grazie a legami chimici virtualmente inattaccabili e che danno al minerale una grande durezza, mentre la grafite, che ha legami tra gli atomi di carbonio molto forti in orizzontale e deboli in verticale, ha una struttura lamellare ed è molto morbida. Ma il sottile filo che se ricava, appunto la fibra di carbonio, opportunamente lavorato, dà le caratteristiche che si dicevano. Mario ha concluso la sua illustrazione dicendo che siamo ormai nella situazione che l’uomo usa materiali che si adattano alle sue esigenze e non adatta più le sue esigenze ai materiali.