“Siamo figli delle stelle”

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“Siamo figli delle stelle” – Sulmona, 22 settembre 2018 – Hotel ‘Ovidius’

Il dott. Ruscitti, astronomo e astrofisico, si occupa di ricerca sui pianeti in sistemi extra solari e di stelle ‘simbiotiche’. Nella nostra galassia ci sono 450 miliardi di stelle. Il sole è una stella di classe G, quindi di classe media. In media ogni galassia comprende 200 miliardi di stelle. Finora sono state documentate, quindi fotografate, 400 miliardi di galassie. L’80% delle stelle sono simili come dimensioni al nostro sole.

Con il sole siamo già a 109m. Ruscitti ha iniziato, per rapportare le dimensioni nello spazio all’uomo, l’escursione dimensionale, a partire dalle dimensioni dell’uomo (misura del metro o poco più), per andare a 101-102 metri (dimensione dei palazzi più o meno grandi), alle stelle di neutroni, la cui densità è enorme (20 miliardi di tonnellate/dm3),ma le cui dimensioni sono nell’ordine dei 104 m. Con il diametro della terra siamo a 105m. , ma la stella gigantesca Aldebaran è dell’ordine di 6×1010.

Con il diametro della terra siamo a 105m. , ma la stella gigantesca Aldebaran è dell’ordine di 6×1010. Con le nebulose siamo a livelli di milioni di miliardi di metri, quindi 1018m. Con dimensioni di questa entità, si ricorre all’”anno luce”, cioè alla distanza che percorre la luce in un anno, pari a circa 10000 miliardi di chilometri, quindi 1016m. Il Voyager, che viaggia ancora, dopo quasi 50 anni dal lancio, alla velocità di 70000 Km/h, per andare da una parte all’altra della galassia impiegherebbe 5 miliardi di anni! A 1027m (miliardi di miliardi di miliardi di metri) abbiamo le dimensioni dell’Universo, tanto che perdiamo di vista l’unità di misura iniziale, il metro, e possiamo parlare di miliardi di miliardi di miliardi di chilometri.

Ora andiamo verso il più piccolo dell’uomo; l’uomo è circa a metà delle scala di dimensioni che stiamo analizzando. Ora andiamo verso i 10-2 metri, come le mosche e le formiche, che misuriamo nell’ordine del centimetro. Poi troviamo le cellule a 10-4m, i batteri, le lunghezze d’onda dello spettro visibile, il DNA a 10-8m e ci rendiamo conto che piccolissime dimensioni hanno grande importanza. Andiamo quindi agli atomi: siamo tra 10-9 e 10-10m per l’atomo di Carbonio, che è il ‘mattone’ della chimica organica, con l’Idrogeno (in astronomia si parla di carbonio e idrogeno ‘cosmologici). 10-10 m è la misura di 1 Å (Ångstrom) che è l’unità di misura usata in spettroscopia, tecnica che ci ha permesso di conoscere i costituenti delle stelle e quindi del Sole,

Elio e Idrogeno. La lunghezza più corta confermata, 10-16m, è correlata alle misure ‘quantiche’, che vanno per ‘salti’ e non hanno misure intermedie o frazionarie, nel campo sub-atomico. I quark sono a 10-18m, i neutrini, che attraversano indisturbati ogni materia. A questo proposito, Paolo Ruscitti ha spiegato come la materia sia solida e impenetrabile da altra materia a livello macroscopico, a causa delle interazioni elettromagnetiche di ogni materia. Tutta l’elettronica, o quasi, deriva dalla meccanica quantistica. La ‘stringa quantistica’ (una struttura subatomica ipotetica) ha addirittura dimensioni di 10-35m!

Chiamiamo ‘cosmologici’, in astrofisica, Idrogeno ed Elio, perché l’universo si è formato dal Big Bang e quindi anche quelli presenti intorno alla terra da lì provengono. Le stelle utilizzano idrogeno per produrre elio e quindi calore e luce per fusione nucleare, ma all’interno producono, sempre per fusione, tutti gli elementi del sistema periodico. Gli atomi così prodotti, a parte quelli radioattivi, sono stabili per tutto il tempo, quindi da 14 miliardi di anni, dal momento del Big Bang! Ecco perché siamo ‘figli delle stelle’.