La gita a Capestrano – 18 ottobre 2015
L’incontro dei rotariani e dei loro ospiti è avvenuto sul piazzale antistante la Chiesa di San Pietro ad Oratorium, edificio immerso nel verde della boscaglia e a poca distanza dal fiume Tirino: l’anno di costruzione risale al sec. VIII, per volere del re longobardo Desiderio e, successivamente, rimaneggiato nell’anno 1100.
Oggi è quanto rimane della abazia benedettina che comprendeva anche un convento ed edifici di servizio. All’interno della chiesa a tre navate, divise da pilastri a sezione quadrata, si può ammirare un pregevole affresco sulla parete absidale raffigurante il Cristo nella corona dei Santi. Successivamente è stato raggiunto l’abitato di Capestrano e visitato l’imponente castello prima dei Piccolomini , poi dei Medici, attualmente sede del Municipio, dagli spalti si può estendere lo sguardo nella sottostante ampia vallata. Specchi d’acqua e macchie di vigneti antichi e nuovi, corone di montagne con i piccoli paesi, fiorenti nel passato per le attività silvo pastorali, configurano un presepe naturale.
Poi, percorrendo il dedalo di stradine del Centro Storico, la guida turistica ci ha condotti alla casa natate di San Giovanni da Capestrano, che lì vide la luce il 24 giugno del 1386, ed ha ricordato i fatti salienti della sua esistenza. Il Santo è un personaggio di rilievo nella storia per aver svolto incarichi da brillante magistrato alla corte di Napoli e nella città di Perugia e , successivamente, dopo aver abbracciato L’Ordine francescano, per aver difeso la Chiesa dalle eresie del tempo. Il Santo fondò inoltre chiese ed ospedali e promosse una crociata per difendere le nazioni cristiane dalle invasioni turche, riportando la vittoria finale nella battaglia di Belgrado del 22.07.1456. In terra straniera, ad Ilok (Ungheria) si spense il 23.10.1456.
Il Convento dedicato al Santo e da lui fondato nel 1447 è stato oggetto della attenzione della comitiva che ha ricevuto anche ulteriori informazioni dal frate minore polacco Padre Girolamo; costui ha anche mostrato la Bibbia del Santo conservata nella biblioteca ricca di antichi volumi ed ha illustrato le opere d’arte della chiesa e del chiostro del convento.
Dopo un piacevole ristoro nella zona di Capodacqua la gita si è conclusa alle sorgenti del fiume Tirino dove è stato ricavato un lago artificiale che ha arricchito l’ecosistema ambientale.