“Il male oscuro” – Sulmona, 27 gennaio 2017 – Hotel ‘Ovidius’
La serata nasce da una curiosità letteraria: per i tipi di Neri Pozza è stato ristampato il volume di Giuseppe Berto “Il Male oscuro” , pubblicato nel 1964, vincitore del Campiello e del premio Viareggio. Il titolo è una citazione tratta da “La cognizione del dolore” di Gadda.
Parafrasando quanto amava ripetere Gustavo Flaubert, “Madame Bovary sono io”, si potrebbe titolare il libro “La coscienza di Berto ”perché l’autore riversa nelle pagine la propria esistenza: è un libro d’ansia ed in ansia, per come è strutturato, e per la centralità della psicanalisi, in comune con Svevo.
La nevrosi è una malattia basata sulla paura di tutto: della morte, della pazzia, della gente, della solitudine, del movimento, del futuro, dello scrivere…
L’incontro di Berto con Nicola Pierotti nel 1958 (fondatore della Società Psicoanalitica Italiana) è fondamentale: l’ingresso in analisi diviene nucleo e motore de “Il male oscuro” è un coming out “:
era come se avessi trovato il bandolo di una matassa, un filo che usciva dall’ombelico: tiravo…faceva un po’ male tirarlo, ma anche lasciarlo dentro…
E, dopo l’introduzione della nostra Presidente, Donatella Quartuccio, il piacere di ascoltare il Prof. Massimo Casacchia, Presidente del Rotary Club de L’Aquila, che ha analizzato il tema, purtroppo fortemente presente nella società attuale, nelle cause e negli effetti.