Incontro del Vescovo con il Rotary sulle dimissioni del papa – 25 febbraio 2013 – Sulmona – sala riunioni del Seminario del Vescovado
Mons. Angelo Spina (al centro della foto con alcuni rotariani di Sulmona) è stato contattato dal Rotary Club di Sulmona perché spiegasse ai soci le possibili ragioni della rinuncia al Papato da parte di Benedetto XVI, comunicata l’11 febbraio. S.E. il Vescovo di Sulmona, con la consueta semplicità e chiarezza di esposizione, ci ha detto che, secondo lui, il Santo Padre, ha sicuramente accusato il peso della sua carica e delle responsabilità che essa comporta, a causa della decadenza fisica legata alla tarda età. In realtà questa decisione non è stata un segno di debolezza o di resa, ma un atto di umiltà, qualità che il Vescovo gli ha conosciuto nei contatti personali avuti con il Papa in questi anni, ma anche di coraggio, per avere rinunciato alla sua altissima carica, cosa che nessun Papa aveva fatto negli ultimi otto secoli, ossia dai tempi di Celestino V. Proprio a Celestino V ha fatto pensare la rinuncia di Papa Ratzinger, che, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, si era fermato in preghiera davanti alla teca di cristallo che custodiva i resti dell’Eremita a S. Maria di Collemaggio, miracolosamente scampata al sisma. L’anno successivo, il 4 luglio 2010, il Papa compiva la storica visita a Sulmona, preceduta da una visita del fratello Mons. Georg Ratzinger. Durante la visita del 2010, Papa Ratzinger visitò la cripta della Basilica di San Panfilo di Sulmona, dove è conservata una parte del cuore di S. Pietro Celestino e anche l’eremo dove il Santo ritornò dopo aver rinunciato al Papato. Mons. Angelo Spina ci ha detto che, secondo lui, la meditazione sui luoghi celestiniani, può aver fatto maturare la recente decisione del Santo Padre, naturalmente già prefigurata in precedenza. A conclusione dell’incontro, il Vescovo ci ha detto che il grande significato della visita di Benedetto XVI a Sulmona non è stato compreso ancora appieno e lo sarà con il tempo.