Visita del Governatore Marco Bellingacci – Sulmona, 14 ottobre 2014 – Hotel ‘Ovidius’
Il Governatore Marco Bellingacci, ha tenuto un appassionato discorso sull’appartenenza al Rotary, che non deve rappresentare un punto d’arrivo e di riconoscimento a quel che si è conseguito nella propria vita lavorativa, ma un preciso impegno per il proprio territorio e per chi è in difficoltà ovunque nel mondo, specie in un momento di così aspra difficoltà economica come quello che tutti stiamo vivendo.
Ma il proprio impegno deve essere interattivo e cooperativo. Quando il Rotary realizza qualcosa di positivo per la comunità, è come se ognuno di noi rotariani lo avesse fatto, se lavoriamo tutti in armonia. Il Rotary non deve dare solo danaro o mezzi per realizzare un progetto, ma deve dare soprattutto la competenza professionale e la disponibilità personale.
Il nostro club dà anche la possibilità, quando si vuole realizzare un ‘service’, di collegarsi con gli amici della zona, si tratti dell’Italia, dell’Europa o di qualsiasi altra parte, tra le 300 nazioni che hanno club e di trovare l’accoglienza e l’aiuto degli altri rotariani nel luogo di realizzazione.
Marco ha citato, a proposito dell’amicizia che c’è tra i rotariani e che deve essere la leva per superare le difficoltà e risolvere i problemi, l’affiatamento tra Governatori ucraini e russi e tra quelli israeliani e palestinesi. Il Governatore ha elogiato inoltre i club giovanili, Interact e Rotaract di Sulmona, di cui erano presenti diversi rappresentanti, per il loro entusiasmo e per essere così integrati nel Rotary padrino, che li sostiene nelle loro iniziative.
Inoltre Marco ha lodato l’iniziativa del restauro della Cappella Mazara di Sulmona, di cui è stata avviata la prima fase della pulitura dell’area e dello studio tecnico di ristrutturazione. La consorte di Marco, Francesca, ha avuto in regalo un pregevole pezzo di arte orafa di Scanno, eseguito da ‘Il gioiello del tombolo’, di Federica Silvani, mentre la consorte di Fernando, il nostro presidente, ha ricevuto in dono il classico ‘Bolognino d’argento’ di Spoleto.