“Il Giubileo della Misericordia” – Sulmona, 22 gennaio 2016 – Hotel ‘Ovidius’
l vescovo di Sulmona, Mons. Angelo Spina, ci ha parlato del significato del Giubileo della Misericordia; il termine ‘giubileo’ deriva dall’ebraico ‘Jebel’, il corno che veniva suonato nell’anno di grazia, celebrato ogni tanto. In quell’anno gli ebrei liberavano gli schiavi, rimettevano i debiti, facevano riposare il terreno. In quell’anno tutto veniva ripristinato e come azzerato. Era Dio che lo chiedeva all’uomo. Per il cristianesimo, il giubileo inizia alla fine del ‘200 con il papa Bonifacio VIII, incoronato alla basilica di Collemaggio, che emette una bolla, quella della Perdonanza, per pacificare le varie fazioni dell’Aquila in lotta fra loro. La pacificazione nasce prima da Dio verso gli uomini, quindi, per così dire,’in verticale’ e poi si deve estendere tra gli uomini, l’uno verso l’altro. Nella bolla della Perdonanza si dice che, chiunque varcherà la porta della basilica di Collemaggio, avrà l’indulgenza (che si applica anche ai defunti, ai propri cari estinti).
L’indulgenza è il tesoro che la chiesa, per opera di Dio, elargisce all’umanità. Il vescovo, per spiegare tutto ciò, cita l’episodio dell’adultera che si voleva lapidare, secondo la legge ebraica, e di Gesù che dice: ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’. Ossia, la colpa rimane, così per l’adultera come per tutti noi, ma ci viene perdonata, nella confessione. Così avviene nel Giubileo, in cui le colpe ci vengono perdonate e noi ci sentiamo amati da Dio, che usa la misericordia (‘rahanin’ in ebraico, che significa anche viscere, nel senso di amore viscerale, come della madre per il figlio). Il Giubileo è anche curarsi di quella che papa Francesco chiama ‘umanità scartata’ tramite la misericordia; misericordia significa anche curarsi l’uno dell’altro e perdonare le offese ricevute, per quanto possa costare: in sintesi, solo la misericordia salverà il mondo!.
Di qui il Giubileo come fatto verticale (da Dio all’uomo) e orizzontale (dall’uomo all’uomo, in una società in cui si sta globalizzando l’indifferenza di ciascuno verso l’altro). Altro esempio di quello che significa il Giubileo è l’episodio del ‘figliol prodigo’, in cui il padre abbraccia e perdona il figlio (sempre ‘rahanin’, l’amore viscerale) che aveva preteso l’eredità e torna poi a casa. Il Giubileo si celebra non solo a Roma, ma in tutto il mondo, infattiIl 29 novembre 2015 Papa Francesco, in visita nella Repubblica Centrafricana ha aperto la Porta Santa della cattedrale di Bangui, inaugurando così ufficialmente l’anno santo. . A Sulmona verrà celebrato in più puntie la ‘porta santa’ verrà aperta in più luoghi, a parte la basilica di San Panfilo. Ad esempio, una porta santa sarà, simbolicamente costituita dagli archi dell’acquedotto di Piazza Garibaldi.
Alla spiegazione del vescovo è seguito un dibattito con i convenuti; il vescovo ha spiegato che il perdono, cioè la misericordia, viene prima del pentimento, come nell’episodio evangelico della donna adultera: Gesù non la condanna, né pretende, per avere misericordia, il pentimento, ma certo la donna dovrà evitare in futuro di commettere quel peccato, perché il peccato è male, per dire che la giustizia pretende che le leggi vengano rispettate, ma il perdono, la misericordia, al presente azzerano tutto. Inoltre il vescovo ha spiegato come l’atteggiamento del papa Francesco nei confronti della religione ebraica (i cui seguaci vennero definiti già da Giovanni Paolo II ‘fratelli maggiori’) e di quella musulmana derivi dal secondo concilio ecumenico del 1962-’66. Le tre religioni monoteistiche vengono chiamate a cooperare per perseguire la pace nel mondo e quello è il terreno comune nell’ambito del riconoscimento della libertà religiosa, che al mondo in questo momento manca largamente. Ed è per questo che il papa ha di recente incontrato i massimi esponenti, a Roma, dell’ebraismo e del musulmanesimo. Infine, Mons. Angelo Spina ha spiegato il significato simbolico del pellegrinaggio, che ci fa chieder da dove proveniamo e dove andiamo, quindi un cammino interiore, di cambiamento da uno stato all’altro.